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La Vucciria è un noto rione e mercato del centro storico di Palermo immortalato dal pennello magico del celebre pittore Renato Guttuso. Ma in dialetto palermitano "vucciria" è divenuto sinonimo di allegra confusione, di caos, di simpatico trambusto. Una tesi riconduce l'origine etimologica alla parola "vuci" che in dialetto siciliano significa "voce". L'autrice Daniela Maira Mancuso ha ambientato il suo romanzo (uscito postumo) a Palermo, tra "silenzio e vucciria", nel contrasto stridente di una città dai mille volti, dai mille colori e dalle mille contraddizioni. Ma nel romanzo vi è anche una continua alternanza tra gioie e dolori, tra socialità e introspezione, tra momenti spensierati e tristi, tra vita e morte, tra malinconia e speranza, tra "pessimismo della ragione" e "ottimismo della volontà" (per parafrasare il grande scrittore Leonardo Sciascia, nisseno come l'autrice del romanzo).